Come ogni anno, il dibattito pubblico di questo periodo, immancabilmente, si è concentrato sui botti di Capodanno e sui pericoli che essi comportano. Normalmente l’accento è posto solo su discussioni inerenti ai fuochi illegali ed ai danni accidentali per le persone, dimenticandosi completamente di chi non ha la possibilità di difendersi: gli animali e l’ambiente. Quest’anno purtroppo un fatto di cronaca molto serio (La strage di uccelli nella notte di Capodanno a Roma – Agi) [1] si è verificato nella notte di Capodanno, riportando l’attenzione anche su casi meno noti; ovvero i danni che possono coinvolgere la fauna selvatica.
In generale il fragore dei botti, oltre a scatenare negli animali una naturale reazione di spavento [2], li porta frequentemente a perdere l’orientamento, esponendoli, così, al rischio di smarrimento e/o investimento. Quando le esplosioni avvengono a breve distanza le conseguenze possono essere molto più drammatiche, come ferimento o morte per ustioni e bruciature.
Chi possiede un animale domestico spesso osserva segni riconducibili allo stress come: aumento del battito cardiaco, aumento della frequenza respiratoria, tremori, salivazione eccessiva, dilatazione delle pupille, cercare riparo in angoli o dietro/sopra/sotto i mobili, fuga, eccessivo abbaiare, attività motoria accentuata, corsa in circolo, perdita dell’orientamento, aumento dell’aggressività. Inoltre è bene ricordare che se tenuti all’aperto la paura può indurli a fuggire dai propri giardini nel tentativo di sottrarsi al rumore per loro insopportabile, finendo spesso vittime del traffico o di ostacoli non visibili al buio [3] [4].
Dal punto di vista anatomico l’apparato uditivo del cane e del gatto non differisce molto da quello umano; è formato da un orecchio esterno, uno medio ed uno interno. Lo straordinario udito del cane è da attribuire in primo luogo alla presenza di cellule cigliate altamente specializzate poste nell’orecchio interno, le quali consentono la percezione di suoni a frequenze molto elevate. Se un uomo infatti presenta uno spettro di udito che va tra i 20 ed i 20.000 Hz, ma spesso non supera la soglia dei 16.000 Hz, un cane può arrivare a percepire suoni fino a 45.000 Hz ed un gatto fino ai 70.000 Hz. Un rumore che per molte persone risulta flebile a 4 m di distanza può risultare chiaro e nitido per un cane che si trovi a ben 25 m dalla fonte del suono. Per quanto riguarda poi l’intensità del suono, cani e gatti riescono a sentire suoni di intensità molto bassa, per l’uomo non udibili, grazie alla funzione di amplificazione dei padiglioni auricolari mobili. Possono dunque udire deboli suoni a grandi distanze. Questo è uno dei motivi per cui se l’uomo percepisce certi rumori come fastidiosi, loro possono invece avvertirli come dei boati insopportabili [4] [5].
Gli effetti dei fuochi d’artificio sugli animali possono essere osservati molto chiaramente anche negli zoo [6]. È stato dimostrato che il rumore dei botti rende molto nervosi animali come rinoceronti e ghepardi, influenzando visibilmente il comportamento anche di altri, come gli elefanti, mentre i roditori spesso continuano a correre anche diversi minuti dopo la fine dei rumori [7].
Una nota è da porre anche sui danni provocati agli animali d’allevamento: i botti ed i lampi di luce possono indurre una paura tale da generare fughe di massa improvvise, che aumentano incredibilmente la possibilità di incidenti legati all’impatto con recinzioni, edifici e veicoli. In alcuni animali da allevamento come vacche e cavalli, durante la gravidanza, il trauma può persino causare un aborto improvviso. Polli e galline, invece, tendono naturalmente a raggrupparsi, facendo aumentare le possibilità di morte per schiacciamento e soffocamento [8] [9].
Molto studiati, ma meno noti in Italia, sono i disagi arrecati alla fauna selvatica. Nel corso degli anni il caso più eclatante che riguarda i danni dovuti ai divertimenti di Capodanno si è verificato in Arkansas nel 2011. Durante questo evento morirono circa 5000 Itteri Alirosse (Agelaius phoeniceus) che a seguito dello spavento si erano innalzati in volo in massa per fuggire ma, avendo volato a bassa quota, avevano impattato contro a degli ostacoli (National Wildlife Health Center) [10]. Gli uccelli, svegliati improvvisamente nel cuore della notte dal forte rumore, spesso soffrono di tachicardia o muoiono per lo spavento a seguito di infarto. Uno dei maggiori fattori di stress è causato dalla lontananza temporanea o permanente dal proprio rifugio [11]. Alcuni studi hanno evidenziato come lo stress e la lontananza dai luoghi di nidificazione e nutrimento ne possano compromettere la salute e la crescita [12]. Un’ indagine condotta grazie all’ ausilio dei radar ha dimostrato che gli uccelli si involano in massa a seguito di esplosioni di fuochi d’artificio, e possono dirigersi, nel cuore della notte, a molti km di distanza dai luoghi di riposo [13]. Nel tentativo di fuggire, disorientati dal rumore, dalle luci e dal fumo, possono consumare ingenti energie e collidere contro edifici, cavi, automobili, oltre a dover affrontare condizioni metereologiche spesso non favorevoli; tutti questi fattori possono portare alla morte degli individui o, nei casi meno seri, causare danni a lungo termine negli uccelli o provocare la frammentazione degli stormi [14]. Alcuni dei danni permanenti più significativi possono essere: perdita dell’udito, spostamento della soglia di udito ed importanti modificazioni dei segnali di comunicazione [15].
Un’ ultima, ma non per importanza, grave implicazione è la quantità di veleni diffusi nell’aria, particolarmente nociva per le persone e gli animali. Le esplosioni dei botti rilasciano nell’aria particelle dannose come le polveri sottili PM10 che se inalate risultano tossiche [16]. Le inalazioni possono causare diversi danni respiratori come l’asma, ustioni alla bocca ed alla gola. L’inquinamento dell’aria nella notte di Capodanno riesce a superare talvolta quello dell’attività annuale di numerosi inceneritori: si riscontrano valori non trascurabili di potassio, stronzio, bario, magnesio, alluminio, zolfo, titanio, manganese, rame, cromo e piombo [17] [18]. Oltre all’aria, l’inquinamento di questi giochi pirotecnici è generato dai rifiuti dovuti al loro scorretto smaltimento, soprattutto delle parti metalliche e di cartone da cui sono avvolti [19]. Inoltre ci può essere il rischio di ingestione accidentale di residui di petardi o fuochi d’artificio da parte degli animali [20].
Alla luce di tutti queste considerazioni in molte città è vietato l’uso di fuochi d’artificio delle categorie F3 ed F4, che sono quelli con rischio più elevato [21]. Purtroppo non sempre la legge viene fatta rispettare e per questo motivo sarebbe più corretto vietarne la vendita oltre che l’uso, spesso inappropriato e che porta anche ad esiti potenzialmente mortali, come si può leggere in molti articoli di cronaca [22].
Carlotta Mantovani
Bibliografia
[1] https://www.agi.it/cronaca/news/2021-01-01/uccelli-morti-notte-capodanno-roma-10876361/;
[2] British Small Animal Veterinary Association (2019) “Fireworks”, BSAVA [accessed on 18 June 2019];
[3] MC Gates, S Zito, JK Walker & AR Dale (2019) Owner perceptions and management of the adverse behavioural effects of fireworks on companion animals: an update, New Zealand Veterinary Journal, 67:6, 323-328, DOI: 10.1080/00480169.2019.1638845;
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[10] https://www.avma.org/javma-news/2011-04-01/mass-bird-deaths-arkansas-explained;
[11] Schiavini, A. (2015) Efectos de los espectáculos de fuegos artificiales en la avifauna de la Reserva Natural Urbana Bahía Cerrada, Ushuaia: Centro Austral de Investigaciones Científicas [accessed on 26 June 2019];
[12] Conomy, J. T.; Dubovsky, J. A.; Collazo, J. A. & Fleming, W. J. (1998) “Do black ducks and wood ducks habituate to aircraft disturbance?”, Journal of Wildlife Management, 62, pp. 1135-1142;
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[16] Greven, F. E.; Vonk, J. M.; Fischer, P.; Duijm, F.; Vink, N. M. & Brunekreef, B. (2019) “Air pollution during New Year’s fireworks and daily mortality in the Netherlands”, Scientific Reports, 9 [accessed on 11 June 2019];
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[19] Pirrie S. (2013) “10. PRECARIOUS AND POETIC INTERPRETATIONS OF THE ANTHROPOCENE: RETURN TO NATURE THROUGH BEER CANS, BOTTLES AND FIREWORKS” Peer-reviewed papers from the 2013 Balance-Unbalance International Conference, Noosa, pp. 83-90;
[20] Stanley, M. K.; Kelers, K.; Boller, E. & Boller, M. (2019) “Acute barium poisoning in a dog after ingestion of handheld fireworks (party sparklers)”, Journal of Veterinary Emergency and Critical Care, 29, pp. 201-207;
[21] Direttiva 2013/29/UE;